“Vivo con 11 bambole, meglio delle donne vere”

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E’ passato del tempo da quando Battisti cantava “10 ragazze per me posson bastare”. Beh Everard, sessantenne informatico, lo ha preso in parola e anzi ha rivoluzionato il senso della canzone, arrivando a ben 11 donne contemporaneamente. Peccato che siano bambole.



«Vivere con le bambole è un po’ come vivere con le donne vere. La maggior parte delle coppie ha difficoltà ed è costretta a divorziare dopo pochi anni, perché con le persone vere è tutto più complicato. Le bambole invece sono passive. Se ti stufi puoi sempre metterle a sedere su una sedia, poggiarle da qualche parte, appenderle a un chiodo e dimenticartene per fare qualcos’altro. Se facessi così con una donna vera avrebbe sicuramente da ridire». Sono le parole di Everard, apparentemente un uomo come tanti altri. Ha una vita tranquilla a Christchurch, un paesino del sud dell’Inghilterra. Vive da solo, o quasi, perché nella sua casa vivono 11 bambole, che lui considera le sue donne.

A ognuna di loro Everard ha assegnato un’identità precisa con molta cura: a qualcuna piace leggere, ad altre prendersi cura della casa, un’altra ha un carattere introverso, a un’altra piace fare sport, ecc.



«Queste bambole rappresentano un passo in più nella concezione dei normali sex toys, sono infatti delle creature di cui prendersi cura e con le quali si può condividere molto più di un rapporto sessuale», spiega il bizzarro signore inglese.

Dunque, un appello alle nostre lettrici: se a sessant’anni vi comprate dei bamboli gonfiabili, avvisateci. Vi dedicheremo un articolo!



 

Foto di Annalisa Falcone