Win for meningitis, la campagna per il vaccino contro la meningite

| 20 Settembre 2016

La campionessa Bebe Vio, oro nel fioretto individuale ai giochi paralimpici di Rio, ha contratto la meningite quando aveva 11 anni. Proprio a causa della malattia le sono stati amputati gli avambracci e le gambe. Con altri atleti posa nelle immagini scattate da Anne Geddes per la campagna #WinForMeningitis, nata per diffondere il messaggio che questa patologia è prevenibile grazie ai vaccini. Insieme agli atleti sono ritratti anche piccoli modelli, protagonisti indiscussi dei celebri scatti del “marchio” Anne Geddes.

Vaccinare i bambini, si o no?

Ogni anno in Italia oltre 1000 persone contraggono la meningite. Mentre nel mondo – dice l’Organizzazione mondiale della sanità – ogni anno si verificano 500mila casi, di cui circa 50mila letali. La terapia antibiotica purtroppo non è sempre risolutiva, anche se la malattia (che può essere batterica o virale) viene diagnosticata in tempo. Secondo i dati epidemiologici dell’Istituto Superiore di Sanità, si tratta di una patologia mortale nel 10 per cento circa dei casi. Inoltre 3 persone su 10 riportano danni gravi, come sordità, perdita di uno o più arti, disturbi della vista, ritardi neuromotori. Le fasce d’età più colpite sono i bambini nei primissimi anni di vita, gli adolescenti tra i 15 e i 16 anni, e i giovani adulti (24-25 anni).

La paura e spesso la disinformazione nei confronti dei vaccini ha notevolmente diminuito il numero dei bambini che fanno il vaccino. La prevenzione, però, è l’unica arma che abbiamo a disposizione per proteggere noi e i nostri bambini.

Voi cosa ne pensate?

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