Perché il comfort food sarà il tuo migliore amico

| 22 Dicembre 2017

Esistono molti modi  di volersi bene: fare shopping, andare nei centri benessere, fare dei viaggi, gustare un buon piatto che scegliamo come nostro comfort food.

Questo termine è apparso per la prima volta negli Stati Uniti nel lontano 1977 a indicare quella tipologia di cibo che infonde in chi lo mangia un sentimento di benessere, un calore che riempie il cuore, un’emozione particolare, spesso legata a ricordi d’infanzia in grado di far percepire l’individuo in totale armonia con il mondo.

Ognuno ha il proprio comfort food , per gli americani ad esempio può essere un cheeseburger da riscaldare nel microonde e mangiare davanti alla tv, oppure un milk-shake, pollo fritto o patatine, per un italiano può semplicemente essere anche un semplice piatto di pasta al pomodoro.

Si mangia per affetto, perché si ha bisogno di colmare, grazie al ricordo che scaturisce dalle papille e dall’olfatto, una sorta di vuoto emotivo; ancora si arriva a cena con la voglia di un cibo speciale perché la giornata è stata pesante e ha arrecato momenti di forte disagio che si ha bisogno di compensare; per contrastare un periodo difficile scacciando cattivi pensieri, protagonisti del nostro stress.

Il comfort food ci rende felici

pasta

Questo tipo di alimenti (come il cioccolato fondente) aiuta il rilascio di endorfine, dopamina e serotonina, contribuendo in maniera naturale a ridurre momentaneamente lo stress e migliorare l’umore; nel caso del comfort food, alla capacità di influire sull’umore grazie al rilascio di queste sostanze si aggiunge il valore emotivo del cibo, legato ad esperienze significative.

Chiaramente ognuno ha le proprie ragioni di ricerca e il proprio comfort food e ovviamente non se ne deve abusare, altrimenti è proprio che lì verrebbe meno tutta la sua magia.

Il comfort food non è mai banale e va ricercato nei meandri dei nostri ricordi culinari per capire davvero come coccolare lo “stomaco”. Torniamo indietro nel tempo, sperimentiamo e riproviamo all’infinito per ritrovare quel gusto perfetto. La nostra tradizione culinaria italiana è legata a cibi genuini, spesso semplici, come quelli che preparavano artigianalmente le nostre nonne: ravioli, lasagne, polpette, o dolci di qualsiasi tipo. Non c’è da vergognarsi nemmeno se per alcune persone il comfort food risulta essere un semplice riso in bianco con il formaggio oppure ancora la pastina che si mangiava da bambini. E chissà quanti si sono trovati ad aver voglia di una semplice fetta di pane, olio e sale!

Quello che ogni persona ricerca nel cibo va dunque oltre il nutrimento stesso: è qualcosa che è strettamente connesso alle caratteristiche biologiche di ognuno, dipende dal metabolismo, dal carattere, dalle predisposizioni individuali, dall’umore ma non solo.

E tu quale comfort food preferisci?

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