Mentre il mondo si divide in apocalittici e integrati in merito all’utilizzo delle ballerine, considerate la calzatura antisesso da buona parte dei maschietti, c’è chi vieta l’utilizzo delle scarpe basse in una manifestazione come il festival di Cannes. Infuria la polemica.
Roma – Qualcuno l’ha definita la Dittatura del tacco 12, quella che coinvolge i partecipanti al Festival di Cannes, giunto quest’anno alla 68° edizione. Stiamo parlando della richiesta di indossare rigorosamente tacchi alti, rispettando il rigido dress code che da sempre caratterizza la manifestazione.
A dare prova del fatto che non si tratta di uno scherzo la testimonianza di molte signore anziane, respinte all’entrata delle proiezioni perché non indossavano scarpe con il tacco.
Sul tappeto rosso del Festival la rigida regola che vuole gli uomini obbligati a indossare giacca nera e papillon e le donne abiti eleganti (che lasciano sottintendere la presenza dei tacchi) è sempre stata rispettata, ma nel resto del giorno la prassi era sempre molto blanda. Il cambio di direzione operato quest’anno ha fatto infuriare le star invitate, le quali non hanno tardato a manifestare il loro disappunto.
La diatriba è esplosa anche sul web, e il direttore del Festival Thierry Frémaux è stato costretto a rispondere su twitter alle accuse di sessismo, affermando che la notizia che avrebbero costretto le donne a indossare i tacchi è priva di fondamento.
L’attrice Emily Blunt ha dichiarato “Non dovremo più indossare i tacchi, dovremo presentarci tutte sul red carpet con scarpe basse”.
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