Gli Sport estremi più di tendenza: il brivido del pericolo!

| 24 Maggio 2018

Oggi parleremo di una tipologia di sport molto particolare dedicata agli amanti del brivido: gli sport estremi. Tutti gli sport estremi nascono, crescono e diventano popolari rimanendo in quella terra di nessuno che separa ciò che appare umanamente possibile da ciò che sembrerebbe non esserlo. Proprio questo sembra essere il motore che spinge alcuni ad avvicinarsi a queste attività accostandosi il più possibile al limite e rimanendoci in equilibrio sopra, stando attenti a non cadere dalla parte sbagliata. Lo sport estremo sembra consistere, almeno in parte, nello stare sempre sul filo del rasoio.

Chi pratica questi sport affronta i rischi dopo averli valutati e aver preso le opportune contromisure. Sa che proverà paura, ma sa anche che potrà superarla. Vi propongo, allora, una carrellata di sport estremi (no non il “solito” bungee jumping) decisamente fuori dalle righe!

sport estremi

-Slackline

Lo slacklining è un esercizio di equilibrio e di bilanciamento. Il nome di quest’attività deriva dalla slackline, una fettuccia di poliestere o nylon tesa tra due punti sulla quale si cammina.

Questa disciplina, che per certi versi assomiglia all’arte del funambolismo, se ne discosta in alcuni aspetti fondamentali: si cammina su una fettuccia piatta e non su un cavo o su una corda, inoltre non prevede l’uso del bilanciere.

Lo slacklining nasce negli Stati Uniti nei primi anni ottanta dove si sviluppa specialmente nell’ambiente dell’arrampicata sportiva. Oggi, oltre al suo paese d’origine, è molto conosciuto anche in Brasile e in vari stati europei (soprattutto Francia e Germania); in Italia si sta diffondendo sempre più, specialmente negli ultimi anni. Ragazze, statene alla larga se soffrite di vertigini!

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-Parkour

È una disciplina metropolitana nata in Francia agli inizi degli anni ‘90. Consiste nell’eseguire un percorso, superando qualsiasi genere di ostacolo sia presente sul percorso, con la maggior efficienza di movimento possibile, adattando il proprio corpo all’ambiente circostante attraverso volteggi, salti, scalate, arrampicate. I praticanti del parkour sono chiamati tracciatori (traceurs), o tracciatrici (traceuses) al femminile.

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-Base jumping

Il Base Jump è una disciplina “estrema” derivata dal paracadutismo. Una delle differenze con quest’ultimo, è che gli atleti si lanciano da grattacieli, ponti, montagne e non dagli aerei. Si può considerare un mix di molte discipline quali: caduta libera, parapendio, alpinismo e atterraggio di precisione.

Il B.A.S.E Jump è adrenalina, alto rischio, all’apparenza facile da descrivere: si sale su qualsiasi cosa posta a grandi altezze. Poi ci si lancia per un volo che dura mediamente pochi secondi, quanto basta per provare emozioni indescrivibili, e riuscire veramente a volare. Al momento giusto si aziona l’apertura del paracadute per atterrare nei luoghi più diversi. Nella caduta libera, si può raggiungere anche ì 200 km/h di velocità: fatevi sotto amanti del pericolo!

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-Zorbing

No ragazze, non ha niente a che vedere con il ballo greco: lo zorbing (o globe-riding, letteralmente “cavalcare la sfera”) è un’attività che consiste nel rotolare in discesa lungo una collina chiusi in una grande sfera, generalmente di plastica trasparente, chiamata zorb (dall’inglese orb, “sfera”). Solitamente viene eseguito lungo una lieve pendenza, ma può essere praticato anche su una superficie piana, permettendo un maggiore controllo. Statene alla larga se soffrite di claustrofobia!

sport estremi

-Fly pulley

Meglio conosciuto come “volo dell’angelo” è una delle novità tra gli sport estremi. Tramite un’imbracatura e un gancio si viene assicurati ad un lungo cavo di acciaio, collegato alle due estremità di una valle o di due montagne: permettendo così un volo nel vuoto. La tradizione veneziana con il suo “Volo dell’Angelo” durante il carnevale insegna!

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-Softair

Per le amanti dei film d’azione un po’ alla “Salvate il soldato Ryan”: questo è sicuramente lo sport che fa per voi. Il termine deriva dall’inglese ed è traducibile in Italiano come “aria compressa”, i partecipanti sono chiamati “softgunners”. Per la pratica di tale sport vengono utilizzate delle riproduzioni di vere armi da guerra, dette air soft gun (in acronimo ASG), e i partecipanti vestono un abbigliamento simile se non identico a quello in uso dalle varie forze armate (mimetiche, polo, scarpe, ecc.). Le ASG sparano dei piccoli pallini di plastica, ceramica, alluminio o materiale biodegradabile che non dovrebbe procurare dolore. Questo sport si può praticare in squadre o singoli su appositi campi attrezzati.

 

Ragazze che ne pensate di questi sport estremi? Siete anche voi delle amanti del pericolo? Quale di questi sport vi piacerebbe provare? Scrivetelo nei commenti!

Un abbraccio,

 

alla prossima!

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12 Marzo 2012

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