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Bebe Vio: minacce sessuali su facebook

Staff WeGirls 21/02/2017

Beatrice Vio, campionessa paralimpica di scherma, ha ricevuto delle minacce sessuali su Facebook. Ecco quanto riporta La Stampa: Una pagina Facebook, già rimossa, avrebbe invitato a usare violenza alla campionessa paralimpica di scherma Bebe Vio. A renderlo noto il Codacons che, secondo una nota, avrebbe denunciato il social network all’Autorità giudiziaria. Il tutto avviene, segnala … Continua la lettura di Bebe Vio: minacce sessuali su facebook

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Beatrice Vio, campionessa paralimpica di scherma, ha ricevuto delle minacce sessuali su Facebook.

Ecco quanto riporta La Stampa:

Una pagina Facebook, già rimossa, avrebbe invitato a usare violenza alla campionessa paralimpica di scherma Bebe Vio. A renderlo noto il Codacons che, secondo una nota, avrebbe denunciato il social network all’Autorità giudiziaria.

Il tutto avviene, segnala il Codacons, dopo le ripetute segnalazioni inviate da parte degli utenti di Fb, agli amministratori.

Il Codacons ha chiesto alle Procure della Repubblica di Roma e Venezia, alla polizia postale e all’Autorità per le comunicazioni, di «utilizzare ogni strumento investigativo consentito dalla legge e dal rito allo scopo di predisporre tutti i controlli necessari per accertare e verificare se i fatti esposti possano integrare fattispecie di illecito civile, amministrativo e penale, nella forma tentata e consumata, nonché individuare tutti i soggetti da ritenersi responsabili e di conseguenza adottare i dovuti ed eventuali provvedimenti sanzionatori».

«Apprendo con sgomento la notizia delle minacce che, secondo il Codacons, sarebbero state rivolte all’atleta paralimpica Bebe Vio attraverso il social network Facebook. Si tratta di un fatto gravissimo e preoccupante. Mi auguro solo che le autorità competenti facciano chiarezza sull’accaduto e individuino al più presto i responsabili di questo gesto ignobile e profondamente disgustoso». È quanto dichiara Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico, definendo «inaccettabile che la rete venga utilizzata per disseminare odio e violenza e per alimentare questa barbarie. Voglio esprimere a Bebe la mia vicinanza e quella del Comitato Italiano Paralimpico».

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